LE ORIGINI DEL CAMMEO: un’arte tramandata dalla storia fino ai giorni nostri
- di Gaetano Cerabona
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Tutte noi, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto modo di vedere un gioiello cammeo.
II portagioie della nonna custodisce sicuramente una spilla o un paio di orecchini con il volto di una donna, l’immagine iconica di questo gioiello.
Ma vi siete mai chieste da dove ha origine il cammeo?
I primi indizi risalgono in Egitto a partire dal 15.000 a.C nei petroglifi (incisioni su roccia).
Questa tecnica fu poi affinata anche dagli etruschi e fenici che incidevano scene di vita quotidiana utilizzando la sardonica, una pietra tra le più pregiate dell’epoca composta da più strati.
Tra i soggetti maggiormente raffiguranti in questo periodo, troviamo elementi naturali, angeli, personaggi pubblici e mitologici, nonché il classico volto di donna.
Furono, in seguito i romani ad assorbire e perfezionare ulteriormente questa tecnica, rendendone i passaggi molto più complessi ma più attenti alla cura del dettaglio.
Successivamente la produzione dei cammei ebbe un calo a causa della religione cristiana che scoraggiava ogni sorta di raffigurazione di personaggi mitologici.
Fu poi, durante il Rinascimento ed in particolare grazie al suo maggior esponente Lorenzo De Medici, che il cammeo divenne un gioiello prezioso, tanto da essere indossato solo da personaggi importanti come sovrani, re e tutta la mobilità in genere.
A partire dal ‘700 si iniziò ad applicare la tecnica dell’incisione anche sulle conchiglie, che presentavano una superficie a più strati di colore distinti che consentiva di isolare nettamente la figura in rilevo dallo sfondo. Tutt’ora Torre del Greco ritiene il primato mondiale di quest’arte.
Fino a qualche tempo fa, il cammeo era visto come un gioiello vintage, ormai fuori moda, tramandato di generazione in generazione come cimelio di famiglia.
Da qualche anno a questa parte, invece, è tornato in auge grazie a reinterpretazioni in chiave moderna.
Ad oggi, infatti, è il gioiello ideale per ogni occasione. Grazie alla sua versatilità, si adatta ad ogni tipo di outfit a seconda di come lo si indossi.
Avrà uno stile più casual se indossato su un blazer, magari over ,con una catenina lunga. Decisamente più romantico con un collarino nero, e più classico se accostato ad un di filo di perle.
Nelle versioni più moderne , il cammeo lo ritroviamo in versione maxi ,ricco di dettagli e colore e non soltanto su ciondoli e orecchini come siamo abituati a vederlo, ma anche su bracciali ed anelli.
II portagioie della nonna custodisce sicuramente una spilla o un paio di orecchini con il volto di una donna, l’immagine iconica di questo gioiello.
Ma vi siete mai chieste da dove ha origine il cammeo?
I primi indizi risalgono in Egitto a partire dal 15.000 a.C nei petroglifi (incisioni su roccia).
Questa tecnica fu poi affinata anche dagli etruschi e fenici che incidevano scene di vita quotidiana utilizzando la sardonica, una pietra tra le più pregiate dell’epoca composta da più strati.
Tra i soggetti maggiormente raffiguranti in questo periodo, troviamo elementi naturali, angeli, personaggi pubblici e mitologici, nonché il classico volto di donna.
Furono, in seguito i romani ad assorbire e perfezionare ulteriormente questa tecnica, rendendone i passaggi molto più complessi ma più attenti alla cura del dettaglio.
Successivamente la produzione dei cammei ebbe un calo a causa della religione cristiana che scoraggiava ogni sorta di raffigurazione di personaggi mitologici.
Fu poi, durante il Rinascimento ed in particolare grazie al suo maggior esponente Lorenzo De Medici, che il cammeo divenne un gioiello prezioso, tanto da essere indossato solo da personaggi importanti come sovrani, re e tutta la mobilità in genere.
A partire dal ‘700 si iniziò ad applicare la tecnica dell’incisione anche sulle conchiglie, che presentavano una superficie a più strati di colore distinti che consentiva di isolare nettamente la figura in rilevo dallo sfondo. Tutt’ora Torre del Greco ritiene il primato mondiale di quest’arte.
Fino a qualche tempo fa, il cammeo era visto come un gioiello vintage, ormai fuori moda, tramandato di generazione in generazione come cimelio di famiglia.
Da qualche anno a questa parte, invece, è tornato in auge grazie a reinterpretazioni in chiave moderna.
Ad oggi, infatti, è il gioiello ideale per ogni occasione. Grazie alla sua versatilità, si adatta ad ogni tipo di outfit a seconda di come lo si indossi.
Avrà uno stile più casual se indossato su un blazer, magari over ,con una catenina lunga. Decisamente più romantico con un collarino nero, e più classico se accostato ad un di filo di perle.
Nelle versioni più moderne , il cammeo lo ritroviamo in versione maxi ,ricco di dettagli e colore e non soltanto su ciondoli e orecchini come siamo abituati a vederlo, ma anche su bracciali ed anelli.